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...E se la bolla scoppia...

Il mio percorso solitario sembrava voler esplorare dentro me stesso, detonando e demolendo tramide neurologiche con l'impeto che solo una passione viscerale può avere, per trovare uno spazio e una visione nuova d'insieme. E invece non ha fatto altro che allontanarmi gradualmente dal modo di pensare collettivo. Cosa che non mi è dispiaciuta: forse stavo tornando alle mie origini, quando la tecnologia digitale  che avevamo in casa consisteva in un pc con processore che soltanto ad accenderlo ti passava la voglia. Cosa c'entra il discorso della tecnologia e dell'apatia sociale con l'arrampicata solitaria? In realtà più di quello che si immagina, se si considera la pratica della solitaria come un'arte marziale, come un bisturi che va diretto nella corteccia motoria e ci fa un balletto con i neuroni.  Non potevo chiedere di meglio: inaspettatamente, allo scoppiare di questa bolla che mi tratteneva nel mondo incantato da mezzo decennio, fatta di sogni avverati, ansie ...

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