Buone condizioni in Alpago



Da un paio d’anni ormai si verificano sempre più spesso, e in larga zona, le condizioni ideali per la scalata invernale su pareti al posterno. La stagione fredda assume, fin dai primi giorni, brusche variazioni dei venti con conseguenti sbalzi termici e influenti umidità. Ciò determina una vera e propria opera di sconvolgimento nei cristalli immacolati di neve: quello che per gli sci-alpinisti ed escursionisti è un incubo ricorrente, per gli amanti delle picche e ramponi invece rappresenta l’incantesimo magico che si avvera a proprio favore.
In Alpago, la quota della neve si è quindi stabilizzata anche quest’inverno al limite della vegetazione, vale a dire a metà montagna e questo ci agevola non poco l’avvicinamento alle pareti, che vengono raggiunte rapidamente fin quasi alla loro base, da dove poi l’ambiente cambia diventando decisamente più consono alla stagione. Il Cimon di Palantina ci accoglie con il suo versante austero, ricamato da bianchi merletti incollati anche sui muri più aggettanti i quali, ancor prima del termine ufficiale dell’autunno, hanno già ricevuto visita da almeno cinque cordate, provenienti anche da fuori regione. Questo grazie soprattutto alla diffusione di notizie per mezzo dei social e dei blog: la potenza del web!
Profondamente innamorato e riconoscente ai monti di casa mia, non ho potuto che provare orgoglio nei loro confronti, nel vedere alpinisti giungere da lontano per arrampicarsi su queste rupi che sembrano impenetrabili, incantando anche la gente del paese abituata a credere che non siano pareti da scalare ma soltanto precipizi pericolosi posti al bordo dei sentieri. Ecco che in questo modo la magia viene percepita da tutti e nei pub a valle vengono alla ribalta pure quei puntini sorpresi lassù, che battevano picozze e ramponi sul ghiaccio ripido!

Condizioni attuali – inverno 2019/20:
La via Vazzoler alla parete nord – ovest del Cimon di Palantina  è la prima ad andare in condizioni perché, trattandosi di un percorso classico,segue la logica della parete, che coincide con i punti di minore resistenza dove la neve si posa e si trasforma con facilità. E’ stata salita il primo week-end di dicembre con neve pressata, un po’ carente sulle prime due lunghezze di corda ma decisamente presente con vaste placche nella parte superiore. Nei giorni successivi si sono succeduti vari eventi meteorologici contrastanti che hanno favorito  alla formazione di un provvidente strato di neve marmorea nelle zone mancanti, o perlomeno diciamo che la situazione è rimasta pressoché invariata per tutto il mese e credo si prolungherà fino a che perdurerà il tempo stabile. La Vazzoler offre una scalata elegante e varia su placche, diedri e traversi, nonché un finale su ambiente d’ampio respiro, sull’ultimo salto prima di uscire dalla parete dove si aggira un gigantesco gendarme di pietra e dove i panorami, raggiunta la cima, si spalancano oltre le lande friulane. Occorrono almeno due picchetti da neve o deadman per allestire le soste sulle zone dove la roccia non affiora e le viti da ghiaccio non sono necessarie.


















 Il Camino dei Tor sul versante nord del Colombera è un itinerario dimenticato, salito per la prima volta in estiva dai fratelli Bona nel lontano ’77 e riportato alla luce dalla nostra ripetizione invernale effettuata nel 2007, quando l’inospitale fenditura vide il suo apritore ripercorrerla, con qualche decennio in più sulle spalle e suo figlio a condurre la cordata! Quest’anno, il camino, è stato salito il 4 gennaio e nei suoi sei tiri presenta ottime condizioni di neve ghiacciata,  concisa sui pendii e colatoi dove necessario che sia. Il primo e il quarto tiro sono le sezioni più impegnative con passaggi dry delicati, dove è possibile comunque proteggersi adeguatamente. Portare friend dal 0.1 al 4 BD,  nuts e qualche chiodo. Le viti risultano superflue. 
Conviene anche fare un salto al rifugio Val dei Sass, all'arrivo della seggiovia che s'incontra in discesa sull'altro versante del Colombera. L'accogliente sorriso della Katiusha vi sbrinerà sicuramente il morale se gli agganci nel Camino dei Tor non vi hanno soddisfatto. Ottimo menù a buon prezzo! 
Per la relazione di questi due itinerari, visitate il sito https://www.claudiobetetto.it/
































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